Mi piacciono i Contrasti

Un gioco di Squadra

“Nessun uomo è un’isola”… Così scriveva Jhon Donne. Credo fortemente che l’unione faccia la forza in qualsiasi contesto, dallo sport alla vita quotidiana, compreso il mondo del lavoro e delle organizzazioni. Essere team per collaborare verso la stessa tanto amata Meta.

Mi piacciono i Contrasti

Noi rappresentiamo la nostra comunicazione. Noi decidiamo lo stile che la nostra comunicazione deve avere. Mi piacciono i Contrasti rappresenta la mia idea di divulgare i concetti di fare team e lavorare in sicurezza attraverso lo strumento dello Storytelling.

Chi sono

Matteo Sordi

HSE Manager e RSPP all’interno di un’azienda che offre soluzioni legate al mondo dell’automazione industriale. Innamorato della Sicurezza e del concetto di salute più ampio all’interno delle organizzazioni di lavoro. Tallonatore del Rugby Pistoia e amante dello sport in generale. Cerco di trasmettere i concetti di squadra e di Sicurezza attraverso lo Storytelling e lo sport.

Lo Storytelling

Voi come le incominciate le storie? “C’era una volta…”


Questo è uno di quei testi che non so da dove partire, so assolutamente dove voglio arrivare e di cosa voglio trattare, ma non so come iniziarlo.
Sarà perché ormai è passata la mezzanotte mentre mi trovo qui a scrivere, sarà perché il flusso di idee è troppo grande per essere contenuto in un’introduzione classica: “Cari lettori, oggi vi voglio parlare…” No non è da me.

Vorrei incominciare il mio testo proprio come una storia, come un viaggio. Potrei affidarmi al sommo Poeta Dante e parafrasare “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, oddio forse un po’ troppe pretese con un inizio simile. Eppure ciò che ho da dirvi oggi riguarda proprio un viaggio, simile a quello che Dante affronta con Virgilio: “Il viaggio dell’eroe”.
Ho portato questo particolare aspetto dello storytelling a novembre durante il mio workshop ad Ambiente e Lavoro, grazie agli amici di #FormArt e sono ancora qui che ci ripenso e ci ripenso.

Il viaggio dell’eroe… eroe.. quante pretese. Eppure che cosa c’entra con la sicurezza? Qual era il messaggio che volevo trasmettere? Il contesto è facile, le storie, o meglio, raccontare le storie creandole con uno scopo specifico, nel nostro caso trasmettere argomenti legati al mondo della Sicurezza sul Lavoro o tanti altri temi complicati da comunicare. Perché si, la sicurezza è un qualcosa in movimento, un argomento da plasmare sotto le nostre mani quando la dobbiamo andare a comunicare verso i lavoratori.

Mi piacciono i contrasti è disponibile su Amazon!

Racconta di rugby. Racconta di sicurezza sul lavoro. Ma soprattutto racconta di persone, di storie, di cultura condivisa.

L’idea è nata da una domanda semplice: È possibile parlare di sicurezza in modo coinvolgente, umano, persino emozionante? Io credo di sì. E ho deciso di farlo usando la metafora che più mi appartiene: il rugby.

In questo libro porto in campo esperienze, metafore, errori, infortuni, cadute e ripartenze. Ogni capitolo è costruito come un allenamento: parla di squadra, di preparazione, di protezione, di leadership… e di storytelling. Sì, perché credo che la sicurezza non sia solo un insieme di regole da seguire. È un modo di vivere, di comunicare, di prendersi cura degli altri. E quando lo raccontiamo bene, cambia tutto.

Questo libro è per te se:
– Sei un formatore che vuole uscire dagli schemi
– Ti occupi di HSE e vuoi portare nuovi strumenti nei tuoi corsi
– Credi che la cultura della sicurezza si costruisca insieme, un racconto alla volta

E se vuoi iniziare questo viaggio con me…
prendi il paradenti, stringi le scarpe. Si entra in campo.