L’economia circolare è un modello economico che si propone di ridurre al minimo l’utilizzo delle risorse naturali, minimizzare gli sprechi e massimizzare il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali. A differenza del tradizionale modello lineare di “Prendi -> Produci -> Consuma -> Getta via”, nell’economia circolare si cerca di creare un ciclo continuo in cui i prodotti, i materiali e le risorse mantengono il loro valore il più a lungo possibile.

L’obiettivo principale dell’economia circolare è quello di rompere la dipendenza dai combustibili fossili, ridurre le emissioni di gas serra e minimizzare l’impatto ambientale associato all’estrazione e alla produzione di nuove risorse. Invece di disperdere i materiali utilizzati, l’economia circolare promuove il ripristino, il riutilizzo, il riciclaggio e la riparazione dei prodotti per estenderne la vita utile.

L’economia circolare incoraggia anche l’adozione di modelli di business basati sui servizi, in cui le aziende vendono l’accesso ai prodotti piuttosto che la loro proprietà. Questo favorisce la condivisione, il noleggio e la riparazione dei prodotti, riducendo la produzione di rifiuti e l’estrazione di nuove risorse.

Ad esempio, Patagonia un noto brand di abbigliamento, ha messo a disposizione un portale dove il cliente può imparare a riparare il proprio capo di abbigliamento piuttosto che buttarlo via.
La domanda alla quale vogliono rispondere con questo progetto è: “Perché dovresti riparare la tua attrezzatura?” – “Riparare la tua attrezzatura fa parte del nostro impegno (Patagonia) per un nuovo modello di produzione, consumo e possesso di capi di abbigliamento, attraverso il quale ci assumiamo la responsabilità dei prodotti che realizziamo per l’intero ciclo di vita.”
In sintesi, l’economia circolare mira a creare un sistema sostenibile in cui le risorse vengono gestite in modo più efficiente, i rifiuti vengono ridotti al minimo e l’impatto ambientale viene mitigato.